Uno sguardo sul presente: l’Assessment Center diventa Digital.

Opportunità, trend e risvolti delle valutazioni 2.0

Il tempo ha segnato il passo in diverse pratiche dell’area HR e questo è vero anche pensando alle pratiche di Assessment Center. Nata prima della seconda guerra mondiale come pratica di reclutamento dell’esercito tedesco, nel corso dei decenni l’AC ha conosciuto varie modificazioni, passando dall’essere un mix di prove fisico-attitudinali, al divenire un contenitore di esercitazioni e test sapientemente calibrati per cogliere le specificità della persona (Ballantyne, & Povah, 2017)

Nelle sofisticazioni recenti, sempre di più si è cercato di dare all’assessment la forma di un “day-in-the-life” che simuli il più fedelmente possibile, nei meccanismi e nei contenuti, la giornata di lavoro di un professionista.

Oggi la nuova forma di questa pratica si chiama Digital Assessment, ovvero il tentativo di far indossare alle prove e alle dinamiche degli AC una veste digitale, immediata e facilmente fruibile. Questi elementi riflettono le nuove caratteristiche assunte dal lavoro delle persone a cui la pratica si rivolge, connotate dalla velocità, dalla tecnologia e dall’interlocuzione a distanza.

L’espansione del mercato degli assessment digitalizzati e dei test online è testimoniato dalla recente rincorsa delle società di consulenza HR all’acquisizione di aziende sviluppatrici di strumenti psicometrici e di piattaforme di digital assessment. In questo modo esse hanno modo di disporre di tool in-house che non comportino costi esterni e che al contrario producano un ritorno degli investimenti nell’breve periodo.

Guardando oltre l’immediato presente, si trova che il futuro di questa pratica è rappresentato da innovazioni che riguardano il potenziamento della flessibilità e dell’accessibilità, sia lato valutatore che lato utilizzatore.

In questo senso sono 3 le innovazioni che già da oggi stanno cominciando ad imporsi e diffondersi:

* Piattaforme integrate e device-friendly: ambienti digitali di proprietà della società che fungono da punto di riferimento e da contenitore per i tool di assessment: test psicometrici, in basket, sistemi di video-conferenza per la gestione di role play e interviste ecc.

* Tool flessibili di scoring a distanza che consentono agli assessor di effettuare le valutazioni da remoto e di far convergere sul lead assessor, secondo un formato coerente e condiviso le evidenze raccolte sui partecipanti

* Database integrati per l’analisi dei dati sullo storico delle valutazioni di una medesima azienda.

Decisamente una bella comodità per gli assessor e per gli assessee!

Ma qual è il dark side of the moon?

Studi di settore evidenziano che se da un lato le procedure di Virtual Assessment fanno il match con il desiderio dei partecipanti di operare in un ambiente il più possibile simile a quello della vita reale, dall’altro la mancanza di contatto con l’assessor può determinare scetticismo e minor propensione ad accettare i risultati emersi dalla procedura (Gaugler & Rosental, 1987)

La sfida vera che gli strumenti e le piattaforme di digital assessment si pongono in questi anni è costituita dalla possibilità di garantire un connubio tra velocità di compilazione, accuratezza dello strumento e customer experience

La sfida degli assessor è invece quella di adattarsi e valorizzare sapientemente gli strumenti che il mondo digital mette loro a disposizione.

Piergiorgio Nizzolo

Ballantyne, I., & Povah, N. (2017). Assessment and development centres. Routledge
Gaugler, B. B., Rosenthal, D. B., Thornton, G. C., & Bentson, C. (1987). Meta-analysis of assessment center validity. Journal of applied psychology, 72(3), 493.